lunedì 25 luglio 2011

* E poi parlano di eroi...*

Lo so che questo è un blog di argomenti leggeri e vagamente frivoli e che nessuna di voi probabilmente ha voglia di leggere altre cose sull'argomento, ma oggi sono arrabbiata.
Molto arrabbiata. E' una rabbia sorda, di quelle dettate dall'impotenza.
Sono arrabbiata da quando ho letto dell'ennesima vittima in italiana in Afghanistan. 
David Tobini, romano, 28 anni compiuti ciqnue giorni fa. Giovane. Troppo giovane.
Penso al dolore dei familiari. Penso alla madre che sarà stata afflitta dall'angoscia dopo le ultime due morti del mese di luglio. Penso che magari David l'avrà rassicurata scherzandoci su. 
Penso alla persona che lo amava e che aspettava con ansia il suo ritorno e che ora non potrà mai più riabbracciarlo.
Sono arrabbiata.
Anzi, sono incazzata nera.
E mi incazzo ancora di più quando in tv ascolto le dichiarazioni di quelle quattro facce da culo dei nostri politici.
Quando sento quell'essere di LaRussa dichiarare che "non è il momento dei lutti quello per discutere sulle ragioni della nostra presenza in Afghanistan" oppure quando vedo quel viscido di Frattini affermare che "il prezzo da pagare è alto, ma è un prezzo necessario se non vogliamo che i terroristi arrivino a casa nostra". 
E ora? Faranno i soliti funerali di stato, daranno la solita medaglia al valore, arriveranno in chiesa tutte le solite alte cariche dello stato che, per l'occasione, tireranno fuori il loro vestito buono e la loro miglior "faccia da condoglianze" e daranno una stretta caritatevole ai genitori che in quel momento saranno talmente disperati da non riconoscerli nemmeno.
E poi basta. Non se ne parlerà più fin quando non arriverà la prossima vittima, perchè tutti sappiamo che prima o poi ci sarà, e i tg parleranno di "...un nuovo attentato dopo quello del caporal maggiore David Tobini". E alle persone che lo amavano rimarrà solo un vuoto incolmabile.
E i soliti ministri continueranno a dire che l'intervento delle truppe italiane è necessario perchè bla bla bla bla bla bla bla bla e poi ancora bla bla bla bla e perchè quelli che danno la vita per la loro patria sono EROI!
Eroi?? Cosa c'è di eroico nel morire lontano da casa durante un'imboscata? O mentre si sta disattivando una mina antiuomo? Morire avendo vissuto con la paura che da un momento all'altro potesse accadere qualcosa?
Gli eroi di guerra erano altri, mettiamocelo in testa!
Questi sono ragazzi, perchè si tratta SEMPRE di ragazzi, che muoiono svolgendo il loro lavoro, come gli operai che muoiono in fabbrica o nei cantieri. E vanno rispettati TUTTI per quello che sono, senza attribuir loro titoloni altisonanti che servono "a chi comanda" per riempirsi la bocca quando non sanno che pesci prendere, per dare a tutta la triste vicenda un'aura di pomposità!Se è davvero così onorevole morire per la patria, perchè non ci mandano i loro figli in Afghanistan? Perchè non corrono il rischio di essere anche loro i prossimi genitori che piangeranno un figlio morto con una pallottola nel cervello??
Giusto, i soldati che partono lo fanno perchè è ciò che è richiesto dal lavoro che hanno scelto di loro volontà, che sia per necessità, per passione o semplicemente perchè non sapevano cos'altro avrebbero potuto fare.
E partono perchè hanno voglia di esperienze nuove o perchè, senza troppi giri retorici, hanno bisogno di quei soldi, perchè magari vogliono prendere casa o sposarsi o avere dei figli e smetterla una buona volta di sentirti chiamare "bamboccioni" da una sottospecie di gnomo che, chissà come, è arrivato a sedersi in parlamento.
Perchè loro non hanno mammà e papà alle spalle che li sostengono economicamente vita natural durante o che trovano loro un posto da portaborse a 5000 euro al mese o, meglio ancora, un posto come consigliere regionale in Lombardia
Di sicuro non vedremo mai un figlio di un politico arruolarsi e partire pur conoscendo i rischi. Al massimo loro rischiano di farsi bocciare tre volte all'esame di maturità.
Io sono la prima che scherza sulla vita militare, la prima che prende in giro il suo ragazzo perchè "lo pagano per starsene fermo a guardare la gente che cammina", ma spesso lo faccio solo per non pensare e per non lasciarmi prendere dall'angoscia.
Non posso fare nulla per impedire tutto questo, ma non posso fare nemmeno niente per impedirmi di provare così tanta rabbia.



6 commenti:

  1. Sono d'accordo con te su molte cose, soprattutto sulle definizioni utilizzate da certa gente, quella retorica frusta che magari scivola addosso a chi non presta particolare attenzione a queste cose, ma che capisco perfettamente come possa far imbestialire chi vive diversamente la vicenda di queste morti.

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  2. Sottoscrivo tutto, parola per parola, virgola per virgola

    Grazie per le tue parole, perché coi tempi che corrono sono davvero coraggiose

    Grande post

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  3. Sono perfettamente d'accordo con ogni parola che hai scritto!

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  4. sinceramente... io vorrei i funerali anche per le morti bianche! anche per chi parte alla mattina e alla sera non torna più, solo per 1000 € al mese (o anche meno).

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